EPIGRAFI
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Epigrafe deriva dal greco " epicrazo " ovvero scrittura su qualcosa, su un mezzo che doveva durare sfidando i tempi, dando voce alle varie epoche e testimoniando tracce di vita.
Quale percorso unisce l'età delle epigrafi all'era
moderna ? Una delle chiavi di lettura è la considerazione che le iscrizioni sono dei prodotti culturali che servono a comunicare. Usati nell'epoca greca, in quella romana, sino ad arrivare ai giorni nostri con forme e metodologie diverse. Ma comunicare a chi e che cosa ? Una possibile risposta ci viene sicuramente dalle epigrafi latine la quali occupano uno spazio preponderante se pensiamo che coprono un arco temporale di dodici secoli. Proviamo ad esaminarle da vicino. |
Le iscrizioni erano collocate generalmente in luoghi molto frequentati, ben esposti al pubblico. La scrittura era sempre piuttosto chiara e grande richiamando immediatamente l'attenzione del passante. Possiamo immaginare che molti romani abbiano imparato a leggere anche grazie alle iscrizioni. |
L'occhio del lettore veniva colpito dal supporto e dal
testo, infatti la distribuzione delle righe non era quasi
mai casuale, fornendo visibilità ai testi più importanti. Ecco dunque emergere alcune parole scritte più grandi oppure delle abbreviazioni. |
Le abbreviazioni sono degli espedienti per risparmiare
spazio, comprimendo le informazioni e fornendo inoltre degli
elementi simbolici del messaggio epigrafico. Il lettore
doveva intuire e sciogliere le abbreviazioni da solo
attivando, inconsapevolmente delle operazioni di decodifica
e d'interpretazione. Riflettiamo solo un attimo, per legarle alla civiltà dei romani e per correrarle ai processi moderni della comunicazione, quali erano i ruoli delle abbreviazioni : Facilitavano una prima classificazione del linguaggio Erano eloquenti simboli del potere del singolo e della comunità Catalizzavano l'attenzione su aspetti particolari del messaggio Aiutavano a memorizzare Quest'ultima funzione, comportando uno sforzo mnemonico serviva inoltre a veicolare il consenso ideologico e culturale. Un aspetto curioso, ma non per questo meno interessante, era la damnatio memoriae. Infatti nel caso in cui qualcuno dei personaggi nominati nelle iscrizioni non si comportava bene, veniva scalpellata l'iscrizione stessa nel punto ove compariva il famigerato nome, lasciando inalterato il resto del testo. Un' assenza che parlava simbolicamente. |
Se l'epigrafia latina ha dunque rappresentato un momento importante nella lettura della storia umana, non dobbiamo comunque dimenticare che nei secoli successivi le iscrizioni sono continuate con un valore legato alla testimonianza di fatti o gesta importanti o legate al vivere quotidiano. |
E' chiaro, a questo punto, come il linguaggio epigrafico
qualunque sia l'epoca a cui si riferisce, sia ricco e
complesso e come nei testi epigrafici si integrino elementi
di natura diversa come parole, immagini e simboli, ma con
l'unico comun denominatore della comunicazione. Il
linguaggio iconico diventa quindi di straordinaria
efficacia. L'utilizzo di materiali non deperibili come la pietra o il bronzo indica sicuramente la volontà di tramandare ad altre epoche usi, costumi e norme di vita. Un pò come noi, gente del XXI Secolo, quando incidiamo sul nastro o in DVD un film, un evento storico, una manifestazione. Con la differenza che i nostri supporti " moderni " durano al massimo un centinaio d'anni. |