METEO - RADAR METEOROLOGICI

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La parola RADAR evoca in tutti noi il significato di uno strumento legato sicuramente a scopi bellici ma anche a scopi di sicurezza essendo installato su navi ed aerei. Nel suo utilizzo originale infatti, lo strumento emette degli impulsi di microonde ( qualche Ghz ), l'antenna a forma parabolica ne permette poi l'emissione concentrandoli in un stretto fascio. Il fascio emesso, quando incontra un ostacolo, viene riflesso come, ricorrendo ad una estrema esemplificazione, la luce in uno specchio. Nello spazio temporale tra un impulso e l'altro, vengono misurati gli echi riflessi da eventuali oggetti incontrati nel proprio cammino. Questi 'echi radar' vengono analizzati e, mediante sofisticate apparecchiature, permettono di risalire alla distanza ed alla grandezza dell'oggetto incontrato durante l'emissione del fascio primario. Sempre durante gli usi per scopi bellici, ci si rese conto che veniva ricevuto non solo l'eco dovuto ai ''bersagli'', ma anche un eco radar dovuto alle precipitazioni. Alla fine della guerra il fenomeno venne studiato meglio anche per la disponibilità in tempi più recenti degli elaboratori.

I radar meteorologici moderni si avvalgono dell'effetto ''doppler'' che permette di misurare non solo la quantità delle idrometeore (pioggia, ghiaccio, neve), ma anche la velocità delle stesse e la loro direzione. Questa particolarità nella misurazione, fa si che si riesca a seguire molto bene l'evoluzione di un fenomeno meteorologico. E' bene ricordare che, a causa della curvatura terrestre, il raggio ha una azione limitata entro un centinaio di Km. Per superare questa limitazione si impiegano più radar distribuiti sul territorio; l'analisi informatica delle varie informazioni disponibili, permette la ricostruzione dei fenomeni che avvengono in uno spazio superiore al limite dei 100 Km. Tale tecnica si chiama ''mosaicatura'' e permette alla nostra Protezione Civile, la copertura dell'intero territorio nazionale.

Allo scopo di fornire una lettura ''sinottica'' dell'intensità dell'evento meteorico, si fa poi ricorso ad una scala colorata per individuare facilmente le classi di intensità di precipitazione. A solo titolo di esempio, ecco una scala calibrata in millimetri/ora.
scala pioggia

 

Da notare che la lunghezza d'onda dei radar meteorologici, viene scelta in modo che la riflessione avvenga anche per corpi mobili di limitate dimensioni quali sono le gocce d'acqua o i cristalli di neve. In genere vengono usate delle lunghezze d'onda (λ) comprese tra 1 e 10 cm.


Il radar meteorologico, installato in località Monte Settepani presso il Colle del Melogno (SV) a 1387 m s.l.m, permette una buona osservazione dei fenomeni che avvengono nell'area N/W dell'Italia. Clicca qui per vedere la mappa aggiornata prodotta dal Radar M.te Settepani. (immagini tratte da http://www.meteoliguria.it/ )