RADIOAMATORI
Info
Se dovessimo in maniera formale definire i Radioamatori diremmo che sono coloro che, debitamente autorizzati dai competenti organi governativi, esplicano con altri radioamatori autorizzati, attività di scambio di messaggi a carattere tecnico ed aventi lo scopo di studio e di istruzione senza alcun interesse materiale.
I Radioamatori sono questo, ma
al di là delle fredda terminologia burocratica, sono
altro. Sono altro per la tradizione e l'impegno che li accompagna. Nella costante ricerca scientifica e nella dedizione con la quale offrono il loro supporto in caso di calamità. La storia ci racconta che nel 1912 negli States era possibile trasmettere, legalmente, con una Licenza ed a titolo sperimentale. Le trasmissioni avvenivano intorno ai 1500 KHz. Venne la Prima Guerra Mondiale e le licenze furono sospese. Nel 1921 gli esperimenti ripresero con l'obiettivo di varcare l'Atlantico. Questo avvenne nel 1923 ad opera di un medico radioamatore di Nizza che aveva osservato che le onde a frequenza più alta dei 1500 Khz fino ad ora usati, si ricevevano a distanza più lunga e con maggiore chiarezza. La scienza ufficiale infatti aveva declassato le Onde Corte come non utilizzabili. Gli esperimenti di Leon Deloy convinsero tutta la comunità scientifica della validità della sua scoperta. Sempre in quel periodo in tutta Europa si diffuse la radiodiffusione e l'attività radioamatoriale. In Italia questi aspetti subirono un forte rallentamento a causa delle leggi che vietavano persino di detenere un ricevitore probabilmente per paura di uso militare dello stesso. Nel frattempo i Radioamatori Europei cercavano di organizzarsi in una Associazione che desse forza alle proprie idee : nel 1924 nasce la I.A.R.U. ( International Amateur Radio Union ) che prevedeva scambi internazionali e l'attuazione di regolamenti comuni utilizzando una lingua comune a tutti. La lingua scelta era infatti l' esperanto ed il nome dell'Associazione avrebbe dovuto essere " Internacia Radio Asocio ". Il Congresso si tenne l'anno dopo in un clima di grande entusiasmo; le nazioni rappresentate furono venticinque. Il primo obiettivo della IARU ( ottenuto nel 1927 ) fu il riconoscimento ufficiale dell'attività radioamatoriale come Servizio Internazionale. Dal 1924 arrivarono anche le prime licenze in Italia in un clima di grande incertezza dovuto al fatto che doveva essere rilasciato un Decreto d' Attuazione. Tale decreto verrà promulgato nel 1954 ! La guerra impose una forzata sospensione anche se molti radioamatori operassero comunque clandestinamente. Gli anni '50 arrivarono con molte difficoltà di ordine burocratico e di rilascio licenze. E arrivarono anche le grandi calamità come le inondazioni del Po, le alluvioni di Firenze e Genova o i terremoti del Friuli e dell' Irpinia dove moltissimi Radioamatori si distinsero per l'aiuto e la solidarietà dimostrata alle popolazioni colpite. Nonostante i Regolamenti obsoleti, le difficoltà e una burocrazia spesso incapace di raccogliere gli aspetti positivi di questa attività, le schiere dei radioamatori si ingrossarono. E' bene puntualizzare che negli anni '50 i radioamatori costituirono una riserva tecnica al servizio del Paese formatasi con costi irrisori da parte delle Comunità. Questo argomento è ancora valido in generale ed ancor più per i Paesi in via di sviluppo. E' stato infatti riconosciuto dalle autorità responsabili come la partecipazione alle attività del Servizio d' Amatore sia un metodo efficace per fornire una educazione tecnica ad un costo minimo. Essere Radioamatore vuol dire essere spinti da una profonda passione per la Radio e alla fine fare in modo che da ogni collegamento effettuato, sia esso con stazioni italiane o straniere, ne consegua un arricchimento personale. Il futuro ci vede impegnati in ambiziose frontiere come quelle dello Spazio o come quelle della Pace e dell' Amicizia tra i Popoli. |