MONTE TORAGGIO - PIETRAVECCHIA - SENTIERO DEGLI ALPINI
Info
Possiamo definire questa escursione come una delle più
suggestive ed interessanti della Liguria. Partendo dal nome del
Monte la cui origine non è ancora chiara nè definitiva. Alcuni
studiosi ( Nino Lamboglia ) lo fanno risalire alla divinità
Torevaius con un ricordo ad antichi culti o forse alla presenza di
una base tauraricum allusiva a diritti di pascolo ( non
dimentichiamo che molto vicino si trova il M.te Bego con tutti i
suoi riferimenti a culti religiosi ed ai fenomeni della transumanza
). Altri ( Gilberto Calandri ) lo attribuiscono all'epoca romana
mettendolo in relazione con turris ( in riferimento alla
caratteristica forma della sua cima ) o con taurus divinità
preromana.
Oggi rimane di tutto questo uno straordinario ambiente con notevoli
aspetti floro-faunistici e geomorfologici la cui importanza è
sottolineata dall'essere un SIC ( Sito di Importanza Comunitaria ).
Le formazioni rocciose sono in buona parte formate da calcari
marnosi e nella parte superiore del Monte da calcari nummulitici,
rocce ricche di fossili tra cui le nummuliti, organismi che vivevano
sul fondo del mare, chiaro esempio dei capovolgimenti avvenuti nel
passato. Questi movimenti avvenuti nel periodo cretaceo son ben
visibili nelle stratificazioni affioranti orizzontali e verticali
delle rocce.
L'interesse naturalistico non si ferma qui, e si focalizza in
particolar modo, sulla flora ricca di specie endemiche e
mediterranee adattatasi alla quota, per l'eccezionale compressione
degli orizzonti altitudinali ( si passa in pochi chilometri dal
livello del mare a circa 2000 mt ).
Profilo di percorso
Arriviamo ad Arma di Taggia e seguiamo le indicazioni per Molini di Triora risalendo la Valle Argentina, prendendo poi la strada per Colla Langan. Si prosegue poi per la Colla Melosa a 1541 mt giungendo infine al Rifugio Allavena ( gestione CAI Bordighera ). |
Dal Rifugio si sale ( verso il M.te Grai ) per alcune centinaia di metri sino ad incrociare un sentiero sulla sinistra segnalato da un triangolo rosso. E' questa la Strada dell' Amore che risale per un breve tratto leggermente esposto attraversando un ruscello ed arrivando ad un bivio dirigendosi a sinistra e scendendo verso il Sentiero degli Alpini. |
Si passa davanti ad una fonte sotto i bastioni del Monte Pietravecchia e si attraversa una piccola galleria. Il sentiero è stato scavato nella roccia nel alto sud del M.te Pietravecchia tagliando ed agevolando il passaggio nei pendii più scoscesi. Il Sentiero venne scavato, nel periodo tra le due guerre ( 1936-1938 ), con notevole arte ed ingegneria per poter disporre di un'alternativa alla mulattiera settentrionale inagibile spesso a causa della neve. Inoltre il suo tracciato era invisibile ai francesi attestati più ad occidente. Le difficoltà nella costruzione furono enormi, difficoltà legate alle avversità climatiche ed alla natura della roccia. |
Alle gallerie si alternano tratti più esposti, mentre a lato si intravvedono gli scoli per l'acqua. La manutenzione del Sentiero è quanto mai difficoltosa, perdendo una buona parte della sua agibilità, sopratutto in corrispondenza dei canaloni dove, per frane e spesso per colpevole abbandono, ha perso il suo primitivo tracciato. |
Un ringraziamento va alle Sezione del CAI di Bordighera e di Ventimiglia per l'opera manutentiva messa in atto. |
Dopo una serie di tornanti si raggiunge la Gola dell'Incisa, si prosegue per il sentiero pianeggiante lungo i fianchi orientali del Mte Toraggio, arrivati ai prati del versante sud si scende leggermente per poi risalire al Passo di Fonte Dragurina ( 1810 mt ). |
Da qui si sale per una ripida traccia ed un vago sentiero a sinistra dei due torrioni e guadagniamo la vetta. Il M.te Toraggio è dotato infatti di due vette gemelle ( di altezza quasi eguale ), collegate da una cresta frastagliata. |
Effettuiamo il ritorno attraverso una scoscesa ripa con il sistema del ''canapone''... |
Infine ecco qui, al completo, il Gruppo del CAI di Arenzano con cui è stata fatta l'escursione e a cui vanno i nostri ringraziamenti. |
Guardiamo alcune delle splendide fioriture che abbiamo trovato nel corso dell'escursione. |